Persefone presso i Greci, Proserpina presso i Romani...

Un particolare della Primavera di Sandro Botticelli raffigurante il ratto di Persefone (1482)

Persefone è una figura mitologica greca che prese il nome di Proserpina nell'antica Roma. Presso i Greci Persefone era la figlia di Zeus e di Demetra e, ancora fanciulla, mentre si trovava in Sicilia con la madre, fu rapita da Ade, dio dell'Oltretomba nonché suo zio. Questi la condusse nel regno degli Inferi dove Persefone mangiò qualche chicco di melograno ignorando che chi mangiasse i frutti degli inferi vi sarebbe rimasto per l'eternità. Demetra, che era la dea dell'agricoltura, disperata per il rapimento della figlia, funestò le messi con un lungo e rigido inverno che ebbe fine solo quando Zeus riuscì a fare tornare Persefone nel regno dei vivi, riportando anche la primavera. Ma Zeus e suo fratello Ade si accordarono in modo che la giovane passasse sei mesi con il marito negli inferi e gli altri sei mesi con la madre, tra i vivi. Questo mitologico compromesso spiegherebbe il ciclico susseguirsi delle stagioni e il rigenerarsi della natura. 

Frederic Leighton, The return of Persefone (1891)

Gian Lorenzo Bernini, Il ratto di Proserpina (1622)
Proserpina, figlia di Giove e Cerere, rapita da Plutone.

Uno dei dipinti dai quali probabilmente trasse ispirazione il Bernini fu quello di Rubens:

Peter Paul Rubens, L'Enlévement de Proserpine. Ratto di Proserpina. Abduction of Proserpina. (17th century)

Gustav Klimt, Danaë.

 Gustav Klimt ispirandosi alla Mitologia Greca raffigura Giove che si trasforma in una cascata di danaro al fine di possedere Danaë.

Garibaldi Statue in Washington Square Park

Giuseppe Garibaldi Statue in Washington Square Park, Manhattan, New York.

Garibaldi Statue in Washington Square Park, Manhattan, New York Enrico Di Giovanni © 2007

Garibaldi Statue in Washington Square Park, Manhattan, New York Enrico Di Giovanni © 2007

La statua di Giuseppe Garibaldi, Washington Square Park, Manhattan, New York.

Lower East Side Tenement Museum

Nel 2007 mi trovavo a New York per svolgere un progetto di ricerca incentrato sul tema delle migrazioni italiane a New York. Parlo al plurale perché sono tante le sfaccettature di questo fenomeno e sono tantissime (anzi milioni) le storie di immigrati italiani che si intrecciano con la storia di questa metropoli soprattutto tra la seconda metà del 19° e la prima meta del 20° secolo. Una pagina di storia recente quindi, che inizia con un lunghissimo viaggio transoceanico su bastimenti stracolmi di speranza... Arrivati sulle sponde della "terra promessa" i migranti venivano prima sottoposti a rigidi controlli fisici, superati i quali, molti di loro si ricongiungevano con amici e parenti che li aspettavano nella loro nuova patria. Al tempo delle grandi migrazioni di massa, i migranti lavoratori presero a vivere in un quartiere che oggi si chiama Lower East Side a Manhattan. Allora New York era ben lungi dall'essere una metropoli, era piuttosto un grande cantiere e quel quartiere, il Lower East Side, fu il primo agglomerato abitativo per milioni di lavoratori. Le case nelle quali abitavano erano chiamate Tenement House.

Tenement Museum entrance, Lower East Side of Manhattan. Enrico Di Giovanni © 2007

97 Orchard Street (Lower East Side of Manhattan)

Built in 1863-64 by Lucas Glockner, a german-born tailor, 97 Orchard Street is typical of the earliest form of tenement house contructed in New York. For millions of immigrants from scores of nations, this tenement and others like it was a place of first settlement in America. We salute them as our urban pioneers on the municipal frontier. This is the first tenement to be individually listed on the Nation Register of Historic Places by the United States Department of the Interior. September, 1992.

Tenement Houses on Orchard Street, Lower East Side of Manhattan. Enrico Di Giovanni © 2007

I Tenement House erano le abitazioni in cui inizialmente vissero i milioni di immigrati provenienti dal Vecchio Continente. Al numero civico 97 di Orchard Street c'è uno dei più antichi edifici di questo tipo la cui costruzione risale al 1863-64. A costruirlo fu un sarto di origini tedesche, Lucas Glockner. Gli immigrati furono i pionieri urbani di New York e questo edificio, oggi museo, ne è una testimonianza: nel 1992 è stato registrato come luogo storico dal Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti. 

Lower East Side Tenement Museum. Enrico Di Giovanni © 2007

Times Square, NYC

A recent picture of me in Times Square.

Everybody would love to spend New Year's Eve at Times Square to see the famous New Year's Eve Ball Drop! But New York City is a lot more than that... A whole lot more! There's litteraly a world to discover! Anyhow it is always quite a feeling to stroll around in Times Square especially at night and it could not be otherwise in the City that never sleeps!

Times Square at Night. This picture was taken during my first trip to New York in 2004.

Ma New York non è solo Times Square! Anche se tutti vogliono andare lì, soprattutto l'ultimo dell'anno per vedere il New Year's Eve Ball Drop, ovvero il famoso show col quale si dice addio all'anno ormai trascorso. Infatti c'è tutto un mondo in una Metropoli come questa, nel vero senso della parola... Tutto da esplorare! Ma fa sempre un certo effetto trovarsi a Times Square! Soprattutto di notte quando diventa il cuore luminoso e ancora pulsante, e non potrebbe essere altrimenti, della città che non dorme mai!

New York City

Times Square

New York, New York. Ho passato un po' della mia vita a New York e avrei voglia di parlarne, o meglio, di scriverne. Non che io non ne abbia già parlato o scritto ma ho di nuovo voglia di farlo, forse perché in questo momento la mia vita non è proprio piena di eventi e di cose da raccontare ed è quindi questo il momento opportuno per volgere il mio sguardo al passato e in particolar modo a quando mi trovavo lì...

Intro

Questo non è il mio primo blog, è soltanto il mio nuovo blog. Non ha un tema ben definito e al momento neanche un nome vero e proprio, ma è il mio blog, ovvero lo spazio virtuale che ospiterà i miei pensieri, le mie riflessioni e tutto ciò che riterrò in qualche modo degno di essere pubblicato o, come si suole dire adesso postato. Ringrazio tutti quelli che si cimenteranno nella lettura di quello che scriverò fin da adesso.